Il potere dei 21 giorni

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Tra le infinite qualità per cui il nostro cervello eccelle c’è la capacità di imparare qualsiasi cosa grazie alla sua elasticità nell’apprendere e cambiare con facilità.

William James è stato un brillante psicologo del XIX secolo a cui dobbiamo molte intuizioni e scoperte proprio sul fatto che il nostro cervello è fatto di materia «plastica».
 Lui stesso spiega così questo importante concetto:  «Significa possedere una struttura abbastanza debole da cedere sotto il peso della pressione, ma allo stesso tempo abbastanza forte, per ciò che serve, da resistere e non cedere subito».

L’espressione «plasticità» pertanto indica la capacità del cervello di modificare la sua struttura e le sue connessioni in risposta all’apprendimento, all’esperienza e all’adattamento all’ambiente.

Alle stesse conclusioni, anni avanti,  giunse in maniera differente un famoso chirurgo plastico che aveva notato che i suoi pazienti dovevano superare un lasso tempo prima di accettare definitivamente le caratteristiche del loro nuovo volto.

Sto parlando di Maxuell Maltz e del suo libro Psicocibernetica, uno dei miei preferiti, in cui spiega esattamente come avvengono queste fasi del cambiamento definitivo nella nostra mente. 

Maltz afferma che il cervello umano funziona come un sistema cibernetico che può essere programmato per raggiungere gli obiettivi desiderati attraverso i canali della l’immagine        (l’autoimmagine)  e della visualizzazione.

Queste conclusioni ci aiutano a capire come il nostro cervello ha bisogno di un tempo minimo di adattamento e di determinate capacità  prima di accettare qualcosa di nuovo, non si tratta pertanto di un cambiamento immediato, quanto piuttosto di un graduale processo di adattamento a tutto cio che è per noi totalmente nuovo.

 Che si tratti delle prime due settimane, o di arrivare esattamente a 21 giorni, credo che non ci sia una grossa differenza e può variare notevolmente a seconda della persona, dell’attività e dell’obiettivo specifico da raggiungere.
Posso certamente dirti, in base a ciò che ho letto e studiato, ma anche basandomi sulla mia personale esperienza che il  cambiamento definitivo, o come le definisce Tony Robbins, lo stato della metamorfosi avviene sempre per fasi ed ha bisogno di un minimo di tempo, almeno due settimane.
 

Tuttavia, i 21 giorni potrebbero ancora avere un ruolo importante nell’inizio di un cambiamento. Un periodo di 21 giorni può rappresentare un buon punto di partenza per impegnarsi in un nuovo comportamento e stabilire una routine.

Durante questo periodo iniziale  il cervello incomincia a creare connessioni neurali legate a quell’attività, rendendo più probabile che quella nuova abitudine venga mantenuta.

Il primo passo nell’approcciare  un cambiamento  o una nuova abitudine riguarda la mente e il processo decisionale che avviene sempre con il primo passo: prendere la decisione di volere ciò che sarà, che dura solamente una frazione di secondo.

È il famoso clic che senti nella tua mente.
 
 

La seconda fase è quella legata alla sfida dei 15/21 giorni, in cui bisogna agire con costanza e coerenza e in linea con la propria decisione. È basilare che in questa fase tu mantenga monitorati tutti i tuoi progressi. Questo potrá  aiutarti a rimanere motivato/a e a vedere i cambiamenti che stai apportando. Ci saranno probabilmente momenti in cui troverai difficile mantenere l’impegno preso e mettere in conto anche  che ci saranno giorni in cui ti sentirai più forte e più capace a seguire le nuove abitudini, e giorni in cui ti sentirai meno bravo/a ed avrai voglia di mollare tutto.

Questi sono i momenti cruciali in cui stai veramente cambiando.


Pensa concentrandoti nel presente, affronta le sfide una alla volta e  cerca di superarle, poiché il processo di formazione alle nuove abitudini è irregolare.

( La crescita avviene per miglioramenti e momenti di stasi  in cui ti sembra di tornare indietro, ma è solo una illusione perchè stai ugualmente crescendo e cambiando).

Proprio in quei momenti, sarà  importante ricordare perché hai preso la decisione di cambiare in primo luogo.
In questi casi un sistema  che funziona sempre è di  scrivere su di un foglio,  a caratteri grandi, ciò che vuoi raggiungere specificando anche tutti i benefici che otterai grazie a ció che stai facendo. (Potrai inserire anche delle immagini o delle foto del tuo premio finale).

Leggi a voce alta più volte cio che hai scritto.  Funziona sempre!

 

 Allo stesso tempo impara ad essere comprensivo con te stesso/a e concediti dei piccoli premi e dei momenti di riposo.
E non dimenticare di fare dei pensiri positivi ed aiutarti grazie al tuo AMP (Atteggiamento Mentale Positivo).

Prima di continuare con la fase tre voglio farti un collegamento tra tutti questi concetti e lo schema dei 21 immobili e dei 21 giorni per fissare una riunione con i tuoi clienti.

Tutto ció che abbiamo detto del cervello plastico, dell’imparare e del migliorare equivale anche per imparare ad applicare queste due attività immobiliari.

Proprio grazie allo studio di questi sistemi anni fa elaborai questi comportamenti immobiliari e li inserii definitivamente nel metodo operativo che oggi stai studiando ed applicando.
Stiamo parlando dello schema complesso del  radar immobiliare che a sua volta è collegato alla lista dei  21 appartamenti e dei  21 clienti acquirenti presente nell’agenda MYDARUMA.

Per non dilungarmi ti rimando direttamente alla lettura  del capitolo 3 del libro L’albero delle vendite e agli schemi che troverai ogni 21 giorni nella tua agenda MYDARUMA da Responsabile.

 

La terza fase è quella dell’apprendimento e dura fino a 90 giorni, durante i quali perfezionerai lentamente la tue nuove abitudini.

Una volta superato il periodo iniziale dei 21 giorni, continua a praticare la nuova abitudine con regolarità. 

La ripetizione costante contribuirà a radicarla ulteriormente nella tua routine quotidiana.

 Non dimenticare che la nostra mente ha bisogno di tempo per costrure dentro di se questi nuovi schemi mentali (la mente plastica) per trasformarli in comportamenti.

 La quarta e ultima fase è quella dei sei mesi, in cui inizierai a padroneggiare con tutti i tuoi  nuovi comportamenti e ad affinare la tue nuove abilità.

È proprio grazie a questa fase che i comportamenti si trasformano in capacità.
Questo concetto  viene studiato e spiegato anche in Programmazione Neurolinguistiica con i livelli neurologici di Robert Dilts.

 
L’importante per passare da una fase all’altra è avere costanza e seguire il concetto della ripetizione.

Anche la mente con le sue capacità cognitive funziona in sintesi come un muscolo (anche se totalmente diversi tra di loro)  ed ha bisogno di essere stimolata ed allenata costantemente.
Attività come studiare, leggere, risolvere problemi, acquisire nuove abilità grazie anche all’uso della meditazione e della respirazzione contribuiscono ad «allenare» il cervello.

Ricorda quanto abbiamo già detto nell’articolo precedente sul significato positivo della parola ossessione e dei vantaggi che apporta quando applicata costantemente fino a divemtare un «talento».

In sintesi, si tratta di essere coerenti e pazienti con se stessi mentre si lavora allo sviluppo di una nuova abitudine e come dicevamo se incontrerai delle difficoltà lungo il percorso, non scoraggiarti, respira, riprova e continua e se ce ne sarà bisogna ricomincia daccapo.

Dopo questo periodo e fino al giorno in cui smetterai di allenare questa nuova abilità acquisita continuerà a crescere sempre e tu sarai come un vero maestro in arti marziali, costretto a mantenersi allenato sempre.

Nel momento in cui ti arrenderai, purtroppo regredirai poco a poco, fino a perdere gran parte delle abilità acquisite, ma non la formula con cui hai imparato ad ottenerle, che invece rimarrà per sempre dentro di te, a tua disposizione per ricominciare quando tu lo vorrai.

 C’è un ultimo fattore fondamentale da non dimenticare affinche questo processo abbia successo.

 
 

Dovrai fare affidamento non solo sulla tua costanza, ma soprattutto sulle tue  motivazioni.

La motivazione e la vera forza motrice che spinge una persona ad agire e a perseguire instancabilmente i suoi obiettivi e realizzare i propri sogni.

Comprendere ciò che motiva una persona può aiutare a creare strategie più efficaci per raggiungere il successo e il benessere personale.
Come dice Tony Robbins: «Un buon perchè nuove qualsiasi che» e non il contrario.

Per avere questo dovrai far si che i tuoi sogni e le tue ambizioni siano sempre più grandi dei tuoi obiettivi.

La motivazione nella vita è tutto, senza di essa non siamo nullao