Talento vs Ossessione

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La riflessione che voglio proporti con l’articolo di questa settimana riguarda la rivalità tra il talento innato e la dedizione appassionata (una sana ossessione) nella ricerca del successo. 

In altre parole: qual’è la differenza e chi prevarrá tra chi persevera e lavora instancabilmente e chi procrastina e si affida esclusivamente al proprio talento ?

 

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Valutiamo cos’è il talento.

Il talento si riferisce a un’abilità o capacità innata che una persona possiede per svolgere determinati compiti o attività con relativa facilità.

Può essere un’attitudine naturale in settori come l’arte, la musica, lo sport, la scienza, la matematica o in qualsiasi altra disciplina o ambito lavorativo.

Sebbene il talento iniziale sia un punto di partenza vantaggioso, è importante tenere presente che il talento da solo non sempre garantisce il successo o l’eccellenza. 
Il talento deve essere coltivato, sviluppato e alimentato con dedizione e lavoro costante per raggiungere il suo pieno potenziale.
 
Analizziamo adesso  il concetto positivo della parola ossessione.
 

 Nel senso puro del termine, l’ossessione si riferisce a una motivazione profonda, con un’attenzione forte e appassionata, che aiuta a raggiungere qualcosa che è profondamente apprezzato e che, a lungo termine, crea un cambiamento costante e persistente in coloro che la applicano.

 
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Per questo sebbene la parola «ossessione» sia spesso associata a connotazioni negative, quando viene usata in un contesto positivo, implica un’intensa concentrazione e un impegno verso un particolare obiettivo o interesse.

Queste ossessioni positive possono portare a maggiori risultati di eccellenza e di soddisfazione in specifiche aree della vita, che vanno ben oltre il semplice concetto di mania o di fissazione, che al contrario  quasi sempre ti allontanano della visione completa e oggettiva dell’obiettivo finale.

Le persone che continuano a impegnarsi ogni giorno, anche quando le cose risultano difficili da raggiungere, mantenendo sempre un atteggiamento mentale positivo e obiettivo, tendono ad accumulare, nel tempo, un forte vantaggio rispetto a tutti gli altri.

In breve, il talento innato può essere certamente un grande vantaggio iniziale, ma la dedizione e la passione per il miglioramento sono altrettanto cruciali e necessarie per poter raggiungere ció che veramente desideri. 

In sostanza anche l’osessione può trasformarsi in un talento in chi la sa applicare correttamente.

Coloro che sono disposti (come te) a lavorare sodo e a persistere, nonostante gli ostacoli, spesso superano coloro che si affidano esclusivamente al proprio talento senza impegnarsi.

Abbiamo parlato più volte, nel corso delle puntate delle Pillole di Gigante  (del martedì mattina),  di quanto sia importante aver fatto previamente una corretta pianificazione, per poi metterla in pratica grazie a tante piccole azioni definite: le tue sane abitudini. 

Quelle che nella tua agenda immobiliare Mydaruma vengono definite:  le 14 abitudini atomiche  (azioni immobiliari definite effettive) che in maniera «ossessiva» dovrai mettere in pratica puntualmente ogni giorno.

Abbiamo riflettuto più volte sul signiificato di come lavorare ed allenarsi quotidianamente sui comportamenti immobiliari efficaci, per  trasformarli in te  in capacità efficienti.

Ricorderete senz’altro le Frasi del Gigante: «Siamo ritmo e direzione», «Pianifica e programma» e il lungo promemoria della scorsa settimana dell’articolo : «Fai la cosa giusta».

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Il termine ossessione pertanto potrebbe sembrare una parola piuttosto oscura e sinistra se usato genericamente, ma avrà un significato completamente diverso se lo identifichiamo a concetti legati alla passione, al coraggio, all’energia o ad una profonda concentrazione.

Infatti, questi sono gli effetti naturali che derivano da una sana ossessione per qualcosa che si vuole raggiungere e realizzare nella propria vita.

Il talento da solo può fare ben poco di fronte a questo grande muro.

Lo sanno molto bene tanti grandi campioni dello sport che vengono sconfitti da chi si ostina a volere la stessa cosa allenandosi e migliorando quotidianamente.

Chiaramente tutti questi  concetti possono essere applicati totaalmente  anche nel mndo del lavoro in tutti i suoi ambiti.

 In conclusione, crediamo che la partita a cui siamo invitati a partecipare nella vita  sia quella per misurarci e competere  solo contro gli altri, quando al contrario la vera ed unica gara a cui siamo invitati ogni giorno (per la quale è importante mantenersi sempre ostinatamente ben allenati) è proprio quello solo contro noi stessi.
  

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Ricordo il bellissimo finale di un libro di Reinhold Messner, il primo uomo al mondo ad aver scalato, senza ossigeno e in solitaria, le 14 vette più alte del mondo,  in cui afferma che pur avendo raggiunto le cime più alte al mondo, gli rimaneva ancora, da scalare, una ultima montagna, la più difficile e la più importante: quella che sentiva dentro di sé.