Di per sé, questa affermazione apparentemente banale è una verità assoluta.
È l’errore che la maggior parte di noi e delle aziende, grandi e piccole, commettiamo ogni giorno.
È l’equivoco in cui cadiamo tutti quando lavoriamo non utilizzando un metodo di lavoro specifico.
Dire «no»: l’essenzialista impara a dire «no» a opportunità, progetti e richieste che non sono in linea con i suoi obiettivi principali. Riconosce che ogni volta che dice «sì» a qualcosa, sta dicendo «no» a qualcos’altro di importante.
Fase 2 – Eliminare il superfluo
Eliminare il superfluo: identificare ed eliminare le distrazioni e le attività inutili che consumano tempo ed energia, consentendo di concentrarsi in modo più chiaro ed efficace su ciò che è essenziale.Imparare a scegliere: riconosce che la scelta è un processo critico e spesso difficile, ma necessario per rimanere concentrati su ciò che conta davvero.
Fase 3 – Esecuzione
Stabilire le priorità: l’essenzialista stabilisce priorità chiare e si concentra sui compiti più importanti che hanno il maggiore impatto sui suoi obiettivi.
L’importanza del tempo per pensare e riposare: l’essenzialista apprezza il tempo per pensare e riposare, rendendosi conto che queste pause possono aumentare la creatività e l’efficacia a lungo termine.
Gratificazione differita: accetta che non tutte le ricompense e le soddisfazioni sono immediate; alcuni risultati significativi richiedono tempo e pazienza.
Pertanto non saremo mai efficienti quando svolgiamo (anche cercando di fare del nostro meglio) azioni che non saranno per nulla utili al risultato finale che vogliamo raggiungere.
Questo concetto potrebbe essere riassunto semplicemente con l’affermazione: «Fare la cosa giusta è molto più importante che farla bene».O meglio ancora.«Impariamo prima a fare le cose giuste e poi a farle meglio».
Questo semplice concetto si è trasformato per me e per le mie agenzie in una formula che ha aiutato i nostri agenti ad esseri prima efficaci e poi sempre più efficienti.
All’inizio avevo individuato più di 30 azioni immobiliari importanti, ma col tempo le ho riassunte in sole 14.
Quelle che poi nei miei corsi chiamo: «azioni immobiliari atomiche» e che ho suddiviso in quattro gruppi o attività principali: Nel cercare, la fase della ricerca giornaliera, abbiamo le due azioni che ci aiutano a trovare ogni giorno nuove notizie di mercato ( sia di vendita che di acquisto).
D’altra parte, per poter essere bravi in cio che facciamo (essere effcienti) dovremo, ancor prima, calcolare e fissare bene i nostri obiettivi, con i criteri che ho riassunto nel metodo a cui ho dato il nome Daruma (riprendendo il famoso concetto e nome giapponese).
Nel libro L’albero delle vendite troverai tutta una chiara spiegazione delle azioni eficaci e delle quattro attività da svolgere, nei capitoli 2 e 3.
Mentre il capitolo dedicato all’efficienza è il quarto, legato anche agli obiettivi del sistema Daruma e all’agenda MYDARUMA.
In conclusione.
Se lavoreremo seguendo il metodo del vero esenzialista immobiliare saremo sempre di più produttivi e soddisfatti.